Título: “La lingua non è che l’istrumento del sapere, e le parole non sono che i segni delle idee”. Il pensiero linguistico nell’Italia di primo Ottocento.
Palestrante:
Gianluca Colella
Resumo:
Nel primo Ottocento, prima della proposta manzoniana che cambierà le sorti dell’idioma nazionale, in Italia, sono molti gli intellettuali che si confrontano con la “questione della lingua” o si aprono alla riflessione sul linguaggio e sulle sue funzioni. In questa relazione fornirò una panoramica delle diverse idee linguistiche circolanti nella prima metà del diciannovesimo secolo: quelle puriste dell’abate Cesari, quelle classiciste di Monti e Leopardi, e quelle razionaliste di Gherardini e Cattaeno. Tutti questi autori si sono distinti non solo per la profondità del loro pensiero, ma anche per le loro proposte “pratiche”, molte delle quali applicate senza fortuna.
Letture
Serianni L. 1989. Il primo ottocento. Bologna: il Mulino
Bricchi M. R. 2012 La questione della lingua dal Settecento all’Ottocento, in Atlante della letteratura italiana. III: Dal Romanticismo a oggi, pp. 106-112.

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